Archivio mensile:dicembre 2007

Circolazione stradale – Danno da Fermo Tecnico

1776429.jpgPubblichiamo una sentenza della Cassazione, riguardante il tema del fermo tecnico del veicolo a seguito di incidente stradale.

Numerose sono state le richieste in questi mesi da parte di nostri lettori che ci chiedono come viene valutato il fermo tecnico del veicolo, per la sua indisponibilità. Ora con questa sentenza è stato riconosciuto un diritto giusto, consistendo in una liquidazione equitativa anche in assenza di prova specifica quali, ricevute fiscali o fatture a seguito del noleggio di un altro veicolo.

Ecco il testo della sentenza che vi invitiamo a leggere attentamente. Utilizzatela per far valere i vostri diritti in caso di bisogno.

In tema, di risarcimento del danno derivante da incidente stradale, con riferimento al cosiddetto danno da fermo tecnico subito dal proprietario dell’autovettura danneggiata a causa della impossibilità di utilizzarla durante il tempo necessario alla sua riparazione, è possibile la liquidazione equitativa di detto danno anche in assenza di prova specifica in ordine al medesimo, rilevando a tal fine la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un ceno tempo, anche a prescindere dall’uso effettivo a cui esso era destinato.

 

L’autoveicolo è, difatti, anche durante la sosta forzata, fonte di spesa (tassa di circolazione, premio di assicurazione) comunque sopportata dal proprietario, ed è altresì soggetto a un naturale deprezzamento.

 Fonte: Assinews 13/12/2007

Perizie dopo gli schianti: vigili come il Ris

1082040.jpgSul quotidiano locale della provincia di Bergamo, è stato recentemente pubblicato un articolo interessante che tratta della testimonianza di un incidente, ricostruita in aula alla presenza di un perito ricostruttore di incidenti.

Il perito ha avuto l’occasione di presentare anni di testimonianze sulla psicologia della testimonianza su 40 vigili della Bergamasca che hanno frequentato un corso di specializzazione.

Altri particolari potete leggerli nell’ articolo a cui vi rimandiamo con il link: PERIZIE DOPO LO SCHIANTO: VIGILI COME IL RIS. Sottolineaimo quanto già pubblicato su AcCresco a proposito degli incidenti e di numerose testimonianze false e recidive. Abbiamo detto che spesso in un incidente la nostra mente è labile e tende a dimenticare particolari importanti dell’ accaduto che occorre ricostruire con meticolosità e professionalità

Questo metodo è stato già sperimentato in Inghilterra con molto successo e avvicina i vigili o gli inquirenti incaricati di valutare un sinistro ai tecnici specializzati del RIS.

Speriamo che ciò concorra a evitare molte testimonianze fasulle e compromettenti, con riflessi che si ripercuotono sulla valutazione di un sinistro, sulle responsabilità individuali e di conseguenza sulla velocità dei risarcimenti.

Un nuovo modo di creare una coscienza responsabile dell’ uso delle testimonianze, assai bistrattate o inventate a danno di terzi.

Ciò aiuterà perciò, speriamo, ad evitare inutili e prolissi contenziosi legali e ad assegnare ad ognuno la propria responsabilità di quanto dichiarato.

Aspettiamo vostri commenti in merito, è un argomento che ci tocca da vicino e che non deve essere sottovalutato.

Lo Staff

La sospensione della copertura assicurativa per il mancato pagamento della prima rata del premio non è opponibile al danneggiato

j0407174.jpgVi riportiamo l’estratto di una importanze sentenza della Cassazione Civile, in merito al pagamento di una rata di premio dell’assicurazione RCA.

Vi rimandiamo al sito Studio Legale Mei & Calcaterra per la lettura di un estratto della sentenza, che apporta un importante contributo nel settore della RCA e del risarcimento di un danno provocato a terzi.

Leggi la sentenza……………………… 

Allarme: autovetture circolanti senza R.C.Auto

neopatente1.jpgAumentano i casi di autovetture circolanti senza polizza R.C.Auto o con contrassegni contraffatti: ulteriore conferma che la procedura d’indennizzo diretto non ha portato alcun beneficio per le tasche degli assicurati. Continua a leggere il comunicato di Giovanni d’Agata