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Circolazione stradale – Danno da Fermo Tecnico

1776429.jpgPubblichiamo una sentenza della Cassazione, riguardante il tema del fermo tecnico del veicolo a seguito di incidente stradale.

Numerose sono state le richieste in questi mesi da parte di nostri lettori che ci chiedono come viene valutato il fermo tecnico del veicolo, per la sua indisponibilità. Ora con questa sentenza è stato riconosciuto un diritto giusto, consistendo in una liquidazione equitativa anche in assenza di prova specifica quali, ricevute fiscali o fatture a seguito del noleggio di un altro veicolo.

Ecco il testo della sentenza che vi invitiamo a leggere attentamente. Utilizzatela per far valere i vostri diritti in caso di bisogno.

In tema, di risarcimento del danno derivante da incidente stradale, con riferimento al cosiddetto danno da fermo tecnico subito dal proprietario dell’autovettura danneggiata a causa della impossibilità di utilizzarla durante il tempo necessario alla sua riparazione, è possibile la liquidazione equitativa di detto danno anche in assenza di prova specifica in ordine al medesimo, rilevando a tal fine la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un ceno tempo, anche a prescindere dall’uso effettivo a cui esso era destinato.

 

L’autoveicolo è, difatti, anche durante la sosta forzata, fonte di spesa (tassa di circolazione, premio di assicurazione) comunque sopportata dal proprietario, ed è altresì soggetto a un naturale deprezzamento.

 Fonte: Assinews 13/12/2007

Regione Lombardia, adesso c’è PATENTE PLUS per la sicurezza stradale

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In questi giorni abbiamo lanciato la rubrica Bonus Malus e Dintorni e in diversi commenti si è parlato di sicurezza stradale come uno degli elementi che contribuiscono alla riduzione delle tariffe assicurative.

Intanto la Regione Lombardia, con la sua giunta ha approvato due iniziative dedicate alla sicurezza stradale.

La prima riguarda il progetto “Patente Plus” che integra i programmi ministeriali per conseguire la patente B. La seconda vuole contribuire a migliorare la preparazione dei neopatentati con un Corso di Guida Sicura.

“Patente Plus” è un progetto sperimentale destinato ai lombardi tra i 18 e i 29 anni che si iscrivono alle autoscuole per ottenere la patente B. Durerà tre anni in collaborazione con le scuole guida e prevede di coinvolgere 4.000 utenti, con una parte teorica e una pratica per 8 ore e un successivo “monitoraggio”, della durata di due anni per verificarne l’efficacia in tema di sicurezza e prevenzione.

Come incentivo al progetto è previsto un “kit” per la sicurezza stradale al termine del primo anno e, dopo il secondo, un bonus di 400,00 euro.

Per accedere agli incentivi è necessario che la patente non sia mai stata sospesa e non ci siano decurtazioni di punti.

La Regione Lombardia ha poi deciso di stanziare 300.000,00 euro a favore della Sias (la società che gestisce l’ autodromo di Monza)per riqualificare parte dell’ impianto sportivo che sarà destinato a ospitare un nuovo Centro di Guida Sicura con lo svolgimento dei relativi corsi – 6 ore tra teoria e pratica- destinati sia a privati che agli addetti dei servizi di emergenza.

Come potete notare, un concreto sostegno alla sicurezza stradale che è la sicurezza di ognuno di noi. Complimenti alla Regione Lombardia.

Chi ben comincia è a metà dell’ opera ! Vedremo come si comporteranno gli utenti lombardi di fronte a queste proposte.

Bonus Malus e Dintorni ai nastri di partenza.

accresco.PNGUn nostro carissimo amico Renzo, di cui potete notare diversi commenti nel blog, è stato provocato dal nostro staff a proporre una rubrica per tutti voi, considerata la sua abilità e preparazione nel rispondere a diversi quesiti posti da molti di voi.

Noterete qui a fianco, come sia stato attivo in questi giorni. Lo ringraziamo per la sua collaborazione e per questo senza esitare abbiamo aperto la sezione che trovate in alto a destra chiamata: BONUS MALUS E DINTORNI (Cliccando sul link accederete direttamente alla pagina)

Con questa rubrica vogliamo aprire un contenitore in cui voi potrete parlare di tutto: di Bersani, preventivatori, trasferimenti di proprietà, formule tariffarie, etc. lasciando ad altgre rubriche la discussione su garanzie accessorie, clausole di esclusione e rivalsa, etc.

Unica condizione per la partecipazione è che incominciate ad inserire in vostri commenti solo dopo che Renzo avrà inaugurato la rubrica. A lui il taglio del nastro e poi forza con i vostri quesiti.

Pronti, partenza, Viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

Sempre a proposito dell’ art. 5 del Decreto Bersani

auto_home.jpgCarissimi amici di AcCresco,

in questi giorni sono arrivati sul sito numerosi commenti relativamente all’applicazione dell’ art. 5 del Decreto Bersani, interpretando ognuno, attraverso una ridda di ipotesi, la sua applicabilità.

In particolare ci si è soffermati sulla variazione di proprietà di un veicolo per usufruire, nell’ ambito del nucleo familiare, di una classe di merito più favorevole di quella applicata ad un veicolo già assicurato.

Qualche amico ha proposto, la voltura del veicolo al Pra del padre a proprio favore, altri voltura e cambio di compagnia assicurativa.

La mia opinione è stata quella di suggerire agli amici di AcCresco di valutare questo comportamento con la compagnia presso cui sono assicurati, in quanto non ritengo applicabile quanto sopra indicato per i motivi che la compagnia non rinuncia ad un contratto in corso con classe di merito “conquistata” a sfavore di una “regalata” da un decreto in corso.

Insomma la compagnia non vuole rinunciare ai premi derivanti dal contratto in corso. Legittimo.

Ho suggerito, con qualche riserva, un comportamento che lo stesso decreto non vieta, ovvero volturare il contratto e cambiare compagnia.

Quest’ ultima al pari della precedente non ha perdite in quanto assume un rischio che non è mai stato da essa assicurato.

Il decreto peraltro, non parla di veicolo già assicurato presso altra compagnia, ma menziona di un veicolo di proprietà di un familiare stabilmente convivente nel nucleo familiare.

A questo proposito ho trovato interessante il commento che fa il sito di ASSINEWS.IT (Quesito su Ramo rca Applicazione del comma 4-bis art. 134 c.d.a. (c.d. “Bersani due”) a cui vi rimando per la lettura, vi confido che aggiunge un tassello a quanto da noi fino ad ora discusso e per di più giunge da un interlocutore professionale ed affidabile quale Assinews che è oltre ad un sito Internet una rivista specializzata per gli addetti nel settore assicurativo.

 

Lo staff di AcCresco

Più brave le donne al volante

j0409753.jpgI dati delle compagnie assicurative smentiscono il luogo comune che le donne al volante sono un pericolo.
Le guidatrici, infatti, dimostrano una condotta generalmente più prudente ed un uso più razionale del veicolo rispetto agli uomini. Gli automobilisti in gonnella limitano quindi il rischio di incidenti e i risarcimenti delle compagnie
Il Centro Studi Direct Line ha analizzato attraverso studi commissionati a importanti istituti di ricerca sugli atteggiamenti alla guida di numerosi segmenti di popolazione. Le donne ne escono tronfatrici.
Il gentil sesso infatti risulta avere un profilo di rischio particolarmente basso. Dato confermato anche dall’Aci-Censis secondo cui la donna – che costituisce il 33% dell’universo assicurato per Rc auto – presenta un basso livello di sinistrosità.
Le automobiliste in gonnella, infatti, hanno dimostrato più altruismo rispetto agli uomini nei confronti del prossimo, dichiarando di essere disposte a fermarsi e a prestare soccorso a un automobilista con l’auto in panne, sia di giorno sia di notte.
Ma non solo. Sono anche più precise quando si tratta della relazione con il proprio assicuratore soprattutto nel momento del bisogno: approfittano maggiormente del risarcimento diretto rispetto agli uomini, grazie alla loro precisione nella compilazione del modulo blu.
Una minore conoscenza tecnica e teorica del veicolo e delle operazioni da compiere in situazioni critiche comportano da una parte una guida maggiormente intuitiva e finalizzata ad evitare situazioni di rischio e, dall’altra, una condotta generalmente più prudente e un uso più razionale del veicolo.
Infine, nelle polizze personalizzate le donne pagano mediamente di meno perché organizzatrici e attente a eventuali sconti e promozioni offerte dal mercato.